Salvatore Malorgio ha la
vocazione del pittore. Per questo non ha mai
trascurato la pittura affiancandola alla sua
quotidiana attività. È curioso, dinamico,
insofferente, sognatore. Ama la sua terra di
Puglia e su di essa lascia vagare i suoi
pensieri, afferrandone gli scorci col pennello e
col cuore, percorrendo la difficile strada della
vita, correndo incontro ad una realtà sempre più
grande,
sempre più personale. La natura allora è vissuta
e la gente, la sua gente, è animata dalla sua
stessa passione; il paesaggio è l'innocenza
della vita e il tramonto non è la fine, e i
personaggi gli lasciano nel cuore pacate
nostalgie ed egli ne scruta gli umori, le ansie,
le gioie e le paure in un racconto che ha il
sapore, l'accento di una dolce favola paesana.
Salvatore Malorgio dialoga tra il verde, con i
tramonti infuocati, con le albe e i bagliori
notturni, con i paesaggi marini o lacustri, con
le barche e i
canneti: è un parlare semplice, che gli
appartiene in ogni sfumatura, meraviglioso
perché tale è la natura al chiarore mattutino,
nel preludio della sera o nella notte fonda.
Meraviglioso soprattutto quando dialoga col
mendicante o con gli zingari, con la fanciulla o
col pescatore o col vecchio contadino del
Salento diventando oltre che pittore articolista
e scrittore.Tutto dipende dagli stati d'animo
del momento e la sua gestualità si fa
neorealistica, la sua vivace tavolozza ricava
impasti cromatici densi e armoniosi che
rinviano, fuori del tempo, ad un'antica, agreste
solitudine.
Antonio Oberti - Professore e critico d’arte
Non esistono, nella pittura e nella grafica di
Salvatore Malorgio, segni e intendimenti senza
significato. I punti di equilibrio e di
descrizione formale completano, nelle sue opere,
il senso veritiero dei suoi intendimenti e delle
sue poetiche nostalgie. I suoi ritorni
memoriali, espressi con l'immagine e con il
colore definiscono, non di meno, vicende
affettive e mostrano visivamente, con la
delicatezza del suo dipingere, la realtà
rappresentata. I nitidi grafismi di Malorgio,
per di più, brevi e taglenti, fluenti e lievi,
appaiono, di volta in volta, avvolti in tenere
apparenze. E, uno ad uno, completati da sommesse
e calde armonie coloristiche che da sole
riescono a comunicare, senza residui di
narrazione e inutili dispersioni, tutte le
malinconie di questo timido pittore venuto dal
Sud.
I suoi acquarelli, così come sono concepiti,
precisi e ragionati nelle invenzioni e nei
significati espressivi, emanano dalla loro
naturalezza e dalla loro trasparente
composizione, profumi di erbe
fresche. Richiami. Vicissitudini. Ricordi
apparentemente dimenticati. Che pure si
completano, segni grafici e colori, nei
particolari infinitesimali e nelle immediatezze
visuali del paesaggio meridionale così pieno di
luce e di azzurro che istintivamente porta ad un
continuo sognare. Con le suecase-presepe
raggruppate una all'altra. I pali telegrafici
con esili fili. I muri di pietre consumati dal
tempo. Gli spicchi di campagne aperte e
luminose. II raccontare visivo di Malorgio, le
sensazioni dei suoi sentimenti, le palpitazioni
interiori del suo descrivere per immagini trova
l'essenzialità nella definizione umanistica
delle figure viste nei momenti del vivere
quotidiano.E sono contadini che consumano
frugali pasti, che lavorano, che aspettano nelle
sconfinate solitudini delle campagne. Che
tornano a casa. Che sperano. Che qualche volta
sognano. Così come gli sfortunati vagabondi,
fermati dai segni e dai colori, miseri nella
loro povertà. Solitari eppure innocenti. E senza
altra speranza se non la consumazione ultima
nella loro perenne solitudine. Gli olii, gli
acquarelli, le chine, i pastelli di Salvatore
Malorgio, artista tanto sensibile ai problemi
dell'uomo quanto attento ad
ascoltare tutti i respiri della natura,
raccontano, di nostalgia in nostalgia, di
ricordo in ricordo, di solitudine in solitudine,
attraverso le immagini, la realtà che svanisce
nella poesia.
La poesia che diventa colore».
Silvestro Silvestri
- Professore e poeta
Salvatore Malorgio é il tipico artista
sperimentatore, con straordinaria bravura,
avvalendosi di numerose tecniche artistiche:
olio, tempera, china, acquerello, pastello e
tecniche miste, in ognuna delle quali trasfonde
la realtà dell'uomo di ogni giorno, l'uomo
reale, l'uomo sincero, degno di questo nome,
l'uomo che non si maschera e si presenta come
realmente è. Per Malorgio, l'uomo che si
maschera non ha senso, non ispira, non è degno
della sua attenzione. Un 'altra caratteristica
importante di questo pittore è il segno preciso,
il particolare, il senso espressivo della luce,
l'ombra, la profondità che penetrano i
personaggi rappresentati. ...Malorgio è
un'Artista dal grande talento che riesce a
coniugare, con eccezionale perfezione, linea,
colore, forma ecomposizione
Con le opere che ha creato in oltre un
trentennio di feconda attività artistica ha
portato nel nord l'espressione artistica del
sud, della sua terra pugliese. Egli é
autodidatta ma posso affermare che é un artista
che riesce a coniugare con eccezionale
perfezione di linea, colore, forma e
composizione, degno di un vero professionista.
Si esprime e crea le sue opere senza
condizionamenti di sorta, dipinge solo se
ispirato intimamente, e nella libertà di
espressione, l'artista si sente intimamente
appagato riuscendo a dare forma e colore alle
sue creazioni.
M.T. Di Casola - Critico d’arte
«...i soggetti prediletti e i colori vivi, fanno
della pittura di Malorgio un vero e proprio
canto della natura ed alla vita, canto popolare
a voce spiegata; come si conviene ad una forma
artistica, nata da una costante applicazione
autodidattica, che dell'arte rammenta in ogni
momento lo scopo fondamentale e primario
di abbellire ed allietare l'esistenza».
Carlo Torretta - Professore
Dipingere è amare dice Henry Miller. Ed è vero.
Ma amare cosa? E come? Tutto, intensamente. E
cos'è dipingere? E' migliaia di cose diverse per
individui diversi. Salvatore Malorgio dipinge
forse da sempre, anche se maggiore dedizione
risale a poco più, di trent'anni fa. Per chi,
come lui, è venuto al sud, è stato impossibile
non travasare nei suoi dipinti il paesaggio e le
immagini della sua
terra. Questi infatti ci sono stati proposti
dalla sua pittura sino a ieri , segnalandoci i
colori e gli umori , il nostalgico richiamo e la
poesia dei luoghi , nel tentativo di raccontare
i sui stati d'animo, particolari ma di tutti .
Proprio perché con essi egli vuole sottolineare
i valori migliori e più antichi del nostro
esistere, costretti nella violenza del vivere
quotidiano.<br>Ora, non solo con oli, ma,
diversamente con chine, acquerelli, e tecniche
miste ci propone paesaggi più vicini, anche qui
evidenziandoci scorci dietro casa e figure
randagie, le cui matrici, apparentemente
semplicistiche le prime e ingannevolmente fuori
dal tempo le seconde, sono invece entrambe
segnali di valori
veritieri, nell'alterante realtà di oggi . Solo
il sanguigno dei nudi pare intervallare, e
sempre poeticamente questo suo lirismo schietto
e sincero, com'è il vario alternarsi della sua
tavolozza. Le rughe della terra arsa e dei visi
provati, contrastano con le morbide linee del
corpo femminile, e, insieme agli alberi, così
simile e così diversi tra un luogo all'altro,
sono tutti, eguali indicazioni di un medesimo
orizzonte; verso il quale la proiezione della
vita si trova pur sempre allo sbaraglio, avvinta
per sempre nell'avventura , ma con la potenziale
salvezza nell'intuizione poetica , la quale pare
proprio non venir meno allo svolgersi di questa
pittura.
Guigo Colnaghi - Scrittore e poeta
Salvatore Malorgio di Tuglie ( Lecce ) , ma
lombardo di adozione , resta vincolato ai suoi
paesi natii e nei suoi quadri riflette
l'atmosfera ambientale che gli è cara con
spontaneità e con una tavolozza sempre vivace e
carica di cromatismo. Pittore autodidatta , il
Malorgio , con perseverante
impegno, trova il modo di riflettere nei suoi
quadri un mondo tutto particolare con una
tecnica e un'abilità che lo contraddistinguono e
lo staccano dalla moderna creazione pittorica.
E' veramente piacevole avvicinarsi ad un artista
capace di una produzione onesta e sincera,
desideroso di trovarsi nei suoi paesaggi
limpidi. L'effetto pittorico è reso rilevante
dal colore
che lo fa da padrone, un colore pregno ed
acceso, vibrante e armonizzato da sensibilità
poetica. La natura nelle sue più calde e
festanti visioni lo avvince , e il nostro
artista appare voglioso di
aggredirla nella sua essenza e nei suoi momenti
più affascinanti quali le albe e i tramonti.
Volontà e irruenza si esprimono in un colore che
non sembra mai bastare a se stesso, che vibra
attraverso l'uso del pennello e della spatola,
quasi a darci un plasticismo idoneo a
determinare la
propria innata vitalità. Ne risulta
un'impressione di energia, di forte
interpretazione del bello non senza sensibilità
poetica ricca di sentimento e penetrazione.
Malorgio riesce così originale e
capace di investirci di bagliori diffusi e
splendenti, di farci gustare le caratteristiche
inconfondibili del paesaggio pugliese nelle sue
attrattive più seducenti, filtrando la luce che
piove sul mare , sulle colline, sulle pianure di
una terra felice ove i mandorli fioriscono a
Febbraio , gli ulivi diventano giganteschi, ove
non esiste nebbia e il sole trionfa in ogni
stagione. Malorgio con naturale abbandono riesce
a cogliere e ad interpretare il bello con
immagini avvincenti forse per noi insolite ma
fortunatamente ancora visibili e ritratte
mirabilmente da mano d'artista.
Luigi Caldiroli - Professore
Salvatore Malorgio ama la serietà dell'arte
secolare italiana della quale si alimenta ed in
essa si esprime. Alcuni suoi dipinti , Vecchio
contadino del salento, Il vecchio e il cane,
sono essenzialmente reminiscenti e rispecchiano
tradizioni di fede e di umanità compendiate
nella povertà di gente che sa attendere e
sperare. Sensibilissimo autodidatta , Malorgio
riesce a fare ciò che sente e pensa, carpendo,
nelle insorgenze della natura , quanto di più
bello lo affascina , traslandolo con mano felice
sulle sue promettenti tele…………
Biagio Pantaleo - Professore e critico d’arte
Salvatore Malorgio, presente sulla scena del
mondo artistico da oltre un trentennio e
presente nell'ultima rassegna di Livorno per
l'assegnazione del Trofeo della Regione Toscana
2003 con quattro tele di tutto rispetto , il
bravo artista, molto preparato artisticamente ,
continua la sua scalata
nel difficile mondo delle Belle Arti. La sua
pittura colpisce in positivo l'attento
visitatore, essa è una simbiosi di valori umani
, spirituali ed estetici che costituiscono la
nota dominante della sua pittura, innestata
nell'alveo di una figurazione completa, e
perfettamente equilibrata sotto ogni profilo ,
nella quale si fondono egregiamente contenuti
oggettivi e interiori motivazioni creative,
segni nell'inequivocabile, intensa
partecipazione dell'artista alle problematiche
del suo tempo.
In questa pittura troviamo come le figure e il
paesaggio trovano nella sua arte ampia e
originale collocazione , non come ispirative di
riferimento convenzionale, ma come inalienabili
stimoli per un
messaggio sentito, caldo di autentico
sentimento. Con vivo senso d'introspezione,
Malorgio fa rivivere nelle sue opere i
turbamenti, le malinconie, le gioie intime
dell'animo, i drammi checostellano la vita
quotidiana e talora inserisce le figure come
nell'opera dal titolo Vecchiaia e solitudine ,
che sanno di una realtà esistente in ogni
paese…………
Giovanni Mazzetti - Professore e critico d’arte
Nell’opera del pittore Salvatore Malorgio sono
consolidate numerose linearità, dalla cui
caratteristica è principalmente allusiva la
condizione formalmente riassuntiva di tutto ciò
che viene e palpita, in una procedura dove la
sintesi espressiva è manifesta con sillogismi
condizionati o dalla progressiva ed elegante
tonalità. Proprio a seguito di questo fenomeno
estremamente bello ma non comune, l’opera d’arte
dell’artista Salvatore Malorgio assume con
vivacità la caratteristica concreta ed
espressiva per i cui istanti meditativi si
insinuano anche le emozioni a volte velate di
una risposta, dalla cui struttura iconografica ,
la dimostrazione è storica, atta a procedere in
direzione di una mimesi chiara, in quanto resta
tangibile l’evoluzione dell’idea interpretativa.
Flavio De Gregorio - Professore e critico d’arte
L’espressione artistica di Malorgio si esprime
in una narrazione pittorica caparbia, devota
alla descrizionedella realtà circostante ben
impreziosita da una tecnica prestante. Tali le
premesse inerenti l’operato di Salvatore
Malorgio. Pittore degno rappresentante di quel
particolare realismo che risulta repellente alla
futile bellezza estetica piuttosto portata alla
nudità degli elementi circostanti.
Sandro Serradifalco - Professore e critico
d’arte
L’intensità delle opere di Salvatore Malorgio
sottolineano il suo grande amore per ciò che
crea dipingendo : mondi reali quantunque
immaginati , mondi nostalgicamente ricordati
perché luoghi dell’infanzia . E’ proprio la
nostalgia a dare il tono a tutta l’opera , a
creare un’atmosfera di velata quanto struggente
malinconia . Eppure la sua arte non è giammai
triste , ma è anzi al contrario riverberante di
spendita energia positiva. Le pennellate sicure
addensano i colori piuttosto che disegnare le
linee, così da creare un effetto drammatico
molto significativo. Salvatore Malorgio approda
a un felice connubio tra la tradizione realista
italiana e un espressionismo suo personale , che
lo rende artista dalle doti inequivocabili di “
affabulatore” .
Nadine Giove -
Dottoressa e critico d’arte
D’avanti alle opere del maestro Salvatore
Malorgio si rimane colpiti dall’efficacia del
messaggio trasmesso . Un invito continuo al
pensare con profondità sul significato della
vita umana, sul mistero sui perché che da sempre
la rendono preziosa., varia , inimitabile . Una
lunga ricerca pittorica e compositiva ha creato
il suo alfabeto tonale e la grande fedeltà di
disegno che stimola il senso del bello presente
in ognuno di noi . Piacere estetico e stimolo
per la mente accompagnati da una luminosità
toccante e ben accordata a quanto dipinto .
L’arte è anche iuna delle maggiori forme di
codici comunicativi dell’umanità , e la sua
funzione didascalica e stimolatrice dell’animo
ancora una volta si mostra prepotente ad ognuno
di noi accompagnandoci in percorsi emozionali
nuovi e fruttuosi.
La solarità mediterranea popola le opere di
Salvatore Malorgio , intrisa in una tavolozza
che fa del segno il suo aiutante nel descrivere
il narrato pittorico . Salvatore Malorgio è un
abile pittorre verista legato al passato . Un
passato fatto di armonia , natura, paesaggio,
uomo che spesso noi ricerchiamo poiché immersi
in un’epoca grigia e priva di semplicità .
Dino Masarà - Professore e critico d’arte
Salvatore Malorgio , in questi brevi cenni , è
per lo scrivente e per la prima volta “ Malò ”.
Non voglio essere solo osservatore delle sue
opere, ma voglio entrarci e capire insieme
all’artista . Malò attraverso la vibrazione del
suo essere riesce a ritrovarsi nelle sue opere
che in momenti difficili gli fanno da specchio
così come si osserva attraverso i colori che
riportano a calde emozioni universali
avviluppanti , tali da farlo prigioniero .
Quando inizia a dipingere , i colori la fanno da
padrone sui solfeggi che da musicista –pittore
da sempre suona ” la Musica “, la sua musica ,
verità della sua vita , riempita troppo spesso
con le note del suo io e forse non si è accorto
che le porte erano dipinte da sereni arcobaleni
. Perciò le vibrazioni del colore nelle sue
opere lo portano ad una realtà troppo vera per
essere sognata , così il maestro “ Malò ” filtra
tutte le gradazioni cromatiche dell’elevata
quotidianità della vita. Non c’è bisogno di
lodarlo , è già bravo ed è consapevole che le
sue opere abbisognano di spumeggianti colori di
luce che irradiano le scene di pace e di vita.
La maestria e la padronanza nell’uso dei
pennelli è tale da trasformare i suoi lavori in
leggere farfalle colorate che planano sulle mani
e negli occhi dell’osservatore trasmettendo una
sinergia di luce positiva e negativa , frutto e
testimonianza della sua vita passata e
tormentata e di quella presente che si fondono
nella continua ricerca di una pace universale.
Egli si esprime in un pluralismo di forme e di
composizione coloristica ,in scene che affondano
le radici in un superbo passato con un pudore
denso e significativo.
Il suo modo di fare arte
, ieri era ricerca e interpretazione , oggi , è
il linguaggio delicatamente legato alla vita.
Oso ricordargli che “ nelle vene dei pittori ,
invece di sangue scorre colore ” .
Salvatore De Vuono - poeta , pittore
e scultore
Tutta la produzione artistica del pittore
Salvatore Malorgio è un gioioso canto rivolto
alla bellezza della natura e ad al suo Creatore,
ma soprattutto all'uomo e alla sua misteriosa
straordinaria e irripetibile avventura terrena.
Dallo sguardo degli anziani, che dalla fessura
degli occhi si posa sul mondo che lo circonda e
ne coglie emozioni e ricordi, alla verdeggiante
maestosità dei paesaggi del Nord; dall'armonioso
dinamismo dei nudi alle aggrovigliate
composizioni di ispirazione epica, dove il
colore, come per effetto di un naturale fermento
interno, esplode con lucida veemenza da ogni
poro della tela; dalla sacralità dei celebri
eventi biblici alle umilissime storie
contemporanee di povertà ed emarginazione; tutto
nella pittura di Malorgio è una poesia, dai cui
versi intensi si sprigionano i sentimenti più
nobili e le emozioni più sincere di cui l'anima
è capace. Il dato cromatico irrompe ora in dense
e vibranti tonalità nel tradurre le inquietudini
quotidiane, ora in eterei toni madreperlacei che
richiamano atmosfere lontane dove abitano i
sogni.
Franco Ventura - Professore, pittore e critico
d’arte
Uno degli ingredienti essenziali
dell’espressione artistica risiede precisamente
nella magia carismatica di trasformare le scene
ordinarie di un mondo modesto, comune,
abitudinario, in una visione universale, unica,
che prescinde dal tempo. Le prime esperienze
pittoriche di Malorgio mostrano vedute
tipicamente rurali, frutto di uno studio attento
del paesaggio in tutte le stagioni e in tutti i
suoi aspetti, visto con l'occhio dell'artista,
quasi un canto orfico che si leva spontaneo in
onore alla natura. Sempre in questa prima epoca
nascono anche i dipinti che non sono mere
raffigurazioni della fisionomia, ma
manifestazioni dell'interiorità e del carattere,
studi psicologici definiti dalla vivacità degli
sguardi e dell'espressione. La forza
d’ispirazione del Maestro Malorgio risiede
proprio in questa funzione minima ma
imprescindibile, inimitabile della sua tecnica
pittorica. La prima volta che ci si avvicina
alla sua opera, si rimane colpiti, perché si
scopre la varietà e l’originalità della forza di
suggestione dei suoi quadri. L’artista sa
ritrovare mediante una scena intima, un
paesaggio silvestre o un volto drammatico, il
primo palpitare che mette in rapporto l’uomo con
il mondo. Ogni disegno racchiude un dramma, un
mistero, un enigma, perfino l’evocazione di una
coscienza in pena, che soffre nella sua fragile
esistenza. L’artista è rimasto affascinato da un
postimpressionismo del primo Novecento, così da
rendere i dati della realtà umana e
paesaggistica nell’essenzialità delle forme e
dei colori. Non di rado nei paesaggi si richiama
anche a emozioni più profonde e creatrici. Henri
Bergson accennava spesso a questo concetto
suscettibile di liberare l’ispirazione dell’atto
fecondo. L’emozione che ci anima a consolidare
l’autonomia dell’arte, grazie ad un fascio di
passioni interiori che ci stimoli a trasformare
le nostre percezioni in un insieme di forme,
colori, linee, prospettive, volumi costituendo
la base dell’opera d’arte. Le regolari stesure
cromatiche ricordano le variazioni dei grandi
maestri impressionisti preludenti all’astrazione
con fenomenali effetti d’insieme.
Nell’evoluzione dell’opera malorgiana, la linea
diventa più distesa, il colore più candido,
anche più morbido, con effetti di romantica
nostalgia. Dipingere, come fa Salvatore Malorgio,
non è soltanto uno sfogo dell’anima, è diventato
perfino una seconda natura. I contrasti
cromatici inaugurano il carattere singolare dei
personaggi che raggiungono la sfera della
rappresentazione universale mediante la
rappresentazione di un simbolismo mitico. Il
pittore salentino raccoglie nei suoi dipinti gli
umori delle nostre terre osservandole da lontano
ma anche fissandone il loro fermentare da
vicino. Nei suoi quadri autunnali le rade foglie
sfarfalleggiano sotto il capriccio del vento in
un movimento improvvisato degno di un ballet di
Maurice Béjart. Sul quadro si cristallizza il
tessuto vibrante di un respiro, di un alito, di
un universo in una modulazione perpetua. Nella
simbiosi dell’ingegniere e dell’artista appare
una matassa di segni sotto la quale si nasconde
il palpitare della vita. La pittura per Malorgio
–almeno così ritengo osservando i suoi quadri—
non è soltanto una semplice comunicazione
dell'emozione segreta del vedere: è un
immergersi negli umori della natura, un viaggio
insolito, come uno studioso che analizza il lato
scientifico e quello emotivo : Plonger au fond
du gouffre, Enfer ou Ciel, qu'importe?Au fond de
'Inconnu pou trouver du nouveau ! (Baudelaire,
Le voyage).
Il Salvatore umanista, l’“honnête homme” di
Montaigne, raggiunge il Malorgio, scienziato in
una costante meticolosità di orefice. La
scioltezza del tocco si armonizza con la
consapevolezza di rendere i riflessi di una luce
quasi irreale. Il pittore tugliese non esita a
consegnarci quel “qualcosa in più” che definisce
il capolavoro singolare, originale, vergine.
L’atto del dipingere malorgiano gira la pagina
del passato per orientarsi verso una prassi
nuova, uno sperimento supremo, più intenso. Si
avverte come la natura amica viene trasfusa
sulla tela sotto la carezza del pennello di
Malorgio cogliendo con immediatezza l’essenza
della realtà. Le macchie cromatiche adagiate a
regola di mestiere si trasformano in volumi,
colori, prospettive, sfumature, luce,
controluce, angoli, strutture, mosaici di forme,
per diventare, in ultima istanza, creazione,
comunicazione, espressione, puro lirismo di un
realismo magico. Con riferimento alla
testimonianza dei ritratti malorgiani, non
possiamo ignorare il legato delle sue origini.
La presenza del contadino in terra salentina,
evocata in tante occasioni, suggerisce una
chiara evidenza che Salvatore non dimentica, non
sa dimenticare, non può dimenticare: le sue
radici rimangono ben affondate in quei viottoli
di campagna percorsi tanti anni fa in
un’infanzia disinvolta. Il contadino patetico,
autentico, immobile, seduto su una pietra
secolare, l’uomo che rimane in silenzio per
tanti giorni, con gli occhi sperduti sull’abisso
della sua esistenza, il campagnolo dal volto
raggrinzato, sdentato, il rustico elaborato dal
Malorgio ride poco, lo sentiamo amareggiato,
rassegnato sotto i colpi di un destino ingrato,
di una terra poco generosa, di un ambiente
aspero.
Il contadino evocato tra i diversi dipinti,
spossato da un lavoro dei campi, che gli divora
perfino l’anima, china il capo o volge lo
sguardo verso il cielo per interrogare il tempo.
Per quanto riguarda alle donne del Salento, esse
sono soggiogate da due mila anni di silenzio,
devozione e solitudine. In questi personaggi si
esprimono la nobiltà e il dolore, il dolore di
lottare in vano contro l’immobilismo sociale e
il peso della tradizione. In un altro contesto,
alcuni dipinti quali “Popolo della strada”,
“Vite randagie” o “Quando la sopravvivenza
prevarica la dignità”, ci esortano a riflettere
sulla sorte dei marginati, dei dimenticati,
degli abbandonati, degli “Altri”, con le solite
vittime di una vita disperata: i bambini.
Il ritratto è un componente fondamentale della
produzione di Malorgio che mantiene una valenza
attuale, ritagliandosi uno spazio autonomo
rispetto al rinnovamento stilistico che è venuto
affermandosi nel corso degli anni. Per l’artista
pugliese, la miseria, la sofferenza e la
privazione diventano arte luminosa, concettuale,
ponte simbolico tra vita e destino. Lo sguardo
acuto del maestro Malorgio si fissa su ogni
particolare, ogni atteggiamento, ogni mossa,
ogni battere d’occhio. L’opera pittorica si
rivela anche come indiretta critica sociale,
profonda riflessione morale e specchio dei
nostri tempi in quest’avventura del fattore
umano, della leggerezza dell’essere. La
dimensione etica diventa estetica, l’arte non è
la rappresentazione di un bel motivo, bensì la
bella rappresentazione di un motivo. In questa
tecnica del ritratto le tonalità cromatiche
creano l’immensità dell’oceano negli occhi di
una bambina. Il punto di partenza è sempre il
riferimento ad una impressione, una sensazione e
un sentimento, mutato in cromatismo grafico. Il
segno malorgiano scompone ed essenzializza,
operando il passaggio ad una visione più lucida
della realtà dove si nota la presenza di
un’assenza, funzione sine qua non dell’opera
d’arte. Il colore di Malorgio non si stende per
larghe campiture, è caratterizzato da pennellate
e tocchi delicati che connotano l'immagine, la
fissano nell’ istante eterno, ma non la
definiscono in modo netto e preciso con contorni
e delimitazioni, le gradazioni cromatiche
vibrano sulla superficie e trasmettono la luce.
Invito tutti gli amateurs di arte pittorica,
innovatrice e suggestiva di motivarsi a
riconsiderare l’opera integrale di Salvatore
Malorgio come una sinfonia di colori, marca
eloquente di un innegabile genio contemporaneo.
Louis Imperiale - Kansas City, Missouri –
scrittore, saggista e critico d’arte docente di
lingue e letterature romanze all'università
statale del Missouri USA
Grande artista perché di grandi capacità e
qualità, perché pittore e grafico di sentimento
e di professione, non uno dei tanti improvvisati
autori di opere strane ed incomprensibili, ma un
personaggio la cui produzione è informata a una
visione della vera pittura, quella da godersi
appesa in salotto. Salvatore Malorgio dipinge
con questa sua scelta spinto dal desiderio di
ritrovare e comunicare bellezza. Vasta la sua
tematica dal paesaggio alla figura, quest’ultima
trattata dal ricordo di usanze e folclore
salentino sino al sacro e al mitologico, ma ove
sempre vi si nota il prorompere di un gioioso
canto di amore, di fede e di conoscenza.
Strumento di questo canto è la capacità
disegnativa innata ed acquisita da Salvatore
Malorgio che pone il suo segno alla creazione di
una atmosfera in armonia con una sua realtà
fatta anche di gesta, di sogni, di rivisitazioni
e di una lunga esperienza sul campo che ne hanno
fatto un artista vero in una continua e
fiduciosa risultanza. Un segno puro ma anche
personale in certi atteggiamenti e in certe
fisonomie, il tutto, proprio per questo,
legittimato e condotto sul piano dell’arte in
nome di una emozione autenticamente idealizzata
e poetica. Natura e destino, mezzi e finalità si
accompagnano in una unica furia creativa che sa
mantenersi passionale avendo acquisito un
proprio rigore etico ed una propria linea
artistica.
C’è sempre un filo di commozione nel vedere le
opere di Salvatore Malorgio , ma c’è anche tanta
bellezza. C’è il segno sicuro del grande artista
capace di risolvere con effetto piacevole le
suggestioni di un possibile reale , trasferendo
la verità quotidiana in una pacifica camminata
attraverso le varie fasi della vita . Dai
bambini alle madri sino agli anziani , dalle
nature morte agli animali. C’è sempre una muta
presenza in queste opere, quella di un animale ,
un assistente devoto. Versi di una poesia il
colore si intreccia con il disegno di un
cadenzato di ampio respiro e nel tutto si
racchiude la visione profondamente emotiva che
il pittore ci regala in modo naturale e
spontaneo. E’ la pittura di Salvatore Malorgio
che dipinge il mondo e vi trova la trepidante
scoperta dell’amore , dipinge il mondo più
generoso , senza la favola delle grandi
ricchezze. Non c’è l’esaltazione ma la
conoscenza diretta e tutto si identifica sul
filo rigoroso dell’azione quotidiana, perché è
nell’autentico, nella verità, che Salvatore
Malorgio indirizza il suo linguaggio che scopre
nel naturale la ragione dell’uomo. Un percorso
che l’artista sostiene da tempo , con presenze e
mostre personali , affermando la difesa e
l’apprezzamento dell’originale sulle
sofisticazioni e sulle false impostazioni che
contrabbandano per arte , mode incredibili ,
quanto passeggere.
Giorgio Falossi - professore e critico d’arte
Si tratta di un pittore colto, erede del
verismo Italiano del tardo Ottocento. L’emozione
immediata nasce dalla luminosità ben calibrata e
dalla predominanza di colori chiari naturali che
giocano un felice contrappunto cromatico con il
verde, simbolo delle nostre campagne e dei suoi
contadini.
Stefania Bison – redattore e critico
d’arte
A riferimento del dipinto “ Scena di vita
contadina - 2013 “ edito da E.A.Editori - Sul
volume ECCELLENZE – sguardi sulla pittura
contemporanea – 2014 : Uno spaccato di vita
quotidiana. Due generazioni a confronto. Il
nuovo che guarda al “ vecchio “. Una
composizione pittorica dal grande lirismo
narrativo e simbolico. Dietro la pittura di
Salvatore Malorgio si cela sempre un significato
profondo, a volte latente e a volte più
evidente. L’abilità tecnica che caratterizza
l’arte di Malorgio sembra trovare riferimenti
fotografici sia nei colori che nell’impostazione
prospettica di ciò che raffigura. Sembra che la
sua pittura rimane tale senza sfiorare
l’iperrealismo ma adagiandosi su un velato
verismo pittorico. Ancora una volta il Maestro
conferma l’eccellenza del suo valore artistico e
si piazza nuovamente tra questi artisti che
danno un contributo significativo all’arte
contemporanea.
Sandro Serradifalco - critico, saggista
ed editore
Nel dipinto “ Scena di vita contadina - 2013
“ , una bambina guarda un anziano mentre svolge
un lavoro che, ormai, è obsoleto e passato. Un
cagnolino affianca la bimba in un angolo, e in
un momento l’opera si tinge un po’ di
malinconia, di quella che lascia però, col
sorriso sulle labbra. Anche in quest’opera
Malorgio non dimentica il lato umano . Un
Maestro d’arte di elevata raffinatezza
stilistica ed emozionale che narra con colori e
luci mozzafiato, spaccato di vita quotidiana e
non. Un Maestro che mette la sua anima artistica
a nudo in ogni sua tela e che lascia che venga
osservata e assorbita da chi si trova davanti ad
esse.
Salvatore Russo - critico d’arte
“ Scene di vita quotidiana contadina “,
Passato…..si penserà! Ed ecco l’arte a farcene
memoria per ricordarlo e per non ripudiarlo
questo “passato” fatto di lezione per il futuro,
scrigno di importanti esperienze. E’ l’arte,
quella di Malorgio, uno dei pittori più
importanti sulla scena del figurativo - verista
che ancora abbiamo in Italia. Egli rivendica
questa cultura fatta di antichi mestieri, di
animali amici, di atmosfere pacate, di
personaggi che vivevano la dignità e l’amore.
Nei valori tonali delle sue partiture risolve
con piacevole effetto la realtà quotidiana,
scandendo con cura i vari personaggi nel loro
aspetto lavorativo, sociale, domestico. Pittura
specchio e documento del,passato. Ma non è
tutto,. Salvatore Malorgio, dipinge anche figure
di oggi, paesaggi, nature morte, nudi. Padrone
del disegno e del colore ci coinvolge in queste
sue tematiche tutte mediterranee dai tocchi di
poesia, dalle forme sinuose, dalle atmosfere di
fede. Un pittore completo dagli autentici
valori, come non se ne trovano molti oggi, con
opere cariche di magie di luci e di colori.
Giorgio Falossi - professore e critico
d’arte
Quando ci chiediamo quale sia l’autentica
poesia in una raffigurazione pittorica, la
nostra risposta non può essere se non quella del
mondo contadino. Nell’osservare per esempio il
dipinto “ Scena di vita contadina - 2013 “ ,
questa scena del nonno intento al lavoro con la
nipotina accanto , ha qualcosa di antico ed
emozionante. Il gioco compositivo è quello di un
artista sapiente che sa come iniziare un quadro
e come portarlo a termine, rispettando come in
questo caso le regole espressive.
Paolo Levi – critico d’arte, giornalista
e saggista
C’è sempre un filo di commozione nel vedere le
opere di Salvatore Malorgio , ma c’è anche tanta
bellezza. C’è il segno sicuro del grande artista
capace di risolvere con effetto piacevole le
suggestioni di un possibile reale , trasferendo
la verità quotidiana in una pacifica camminata
attraverso le varie fasi della vita . Dai
bambini alle madri sino agli anziani , dalle
nature morte agli animali. C’è sempre una muta
presenza in queste opere, quella di un animale ,
un assistente devoto. Versi di una poesia il
colore si intreccia con il disegno di un
cadenzato di ampio respiro e nel tutto si
racchiude la visione profondamente emotiva che
il pittore ci regala in modo naturale e
spontaneo. E’ la pittura di Salvatore Malorgio
che dipinge il mondo e vi trova la trepidante
scoperta dell’amore , dipinge il mondo più
generoso , senza la favola delle grandi
ricchezze. Non c’è l’esaltazione ma la
conoscenza diretta e tutto si identifica sul
filo rigoroso dell’azione quotidiana, perché è
nell’autentico, nella verità, che Salvatore
Malorgio indirizza il suo linguaggio che scopre
nel naturale la ragione dell’uomo. Un percorso
che l’artista sostiene da tempo , con presenze e
mostre personali , affermando la difesa e
l’apprezzamento dell’originale sulle
sofisticazioni e sulle false impostazioni che
contrabbandano per arte , mode incredibili ,
quanto passeggere. Giorgio Falossi - professore
e critico d’arte
La solarità mediterranea popola le opere di
Salvatore Malorgio , intrisa in una tavolozza
che fa del segno il suo aiutante nel descrivere
il narrato pittorico . Salvatore Malorgio è un
abile pittorre verista legato al passato . Un
passato fatto di armonia , natura, paesaggio,
uomo che spesso noi ricerchiamo poiché immersi
in un’epoca grigia e priva di semplicità .
Dino Marasà – critico d’arte
( ultimo aggiornamento 28-09-2021 )
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